Via Crucis

Breve descrizione

La Via Crucis del Monte Tabor a Melfi. Opera promossa da mons. Dante Casorelli, approvata dalla Diocesi di Melfi Rapolla Venosa e la cui realizzazione è stata concessa dall’Amministrazione comunale di Melfi, proprietaria dell’area.

L’area di intervento è il Monte Tabor di Melfi (conosciuta come collina dei Cappuccini), nelle immediate vicinanze del centro storico. Il percorso si caratterizza per il contesto ambientale, per l’utilizzo dei materiali locali e per la sistemazione a verde della collina dalla quale si godono suggestive panoramiche sulla città. Le “stazioni” sono state realizzate con la tecnica del mosaico ed allocate in edicole opportunamente disegnate per integrarsi con le scarpate, i muretti e il selciato che si sviluppano lungo il percorso in salita.
Il progetto è stato pubblicato su CHIESA OGGI, architettura e comunicazione, periodico della Di Baio Editori, n. 75/2006.
Per una puntuale descrizione si rimanda alla pubblicazione L’esperienza dell’amore donato. La Via Crucis del monte Tabor di Melfi, di Mario De Luca, Edizioni Libria, Melfi, 2009.

«Il percorso del monte Tabor di Melfi permette non solo di celebrare una pratica devozionale, quella della “Via Cruris”, ma anche di vivere un’esperienza profonda di riflessione, di contemplazione, di comprensione esistenziale della realtà dell’amore di Dio»
Mary Melone sfa, Facoltà di Teologia della Pontificia Università Antonianum di Roma

«Ciò che rende la “Via Crucis” di Melfi esemplare, nella sua apparente semplicità, è la convergenza di un progetto costruttivo con un progetto spirituale, espresso in una molteplicità di aperture simboliche»
Giorgio Agnisola, critico d’arte e giornalista, Caserta