Adeguamento liturgico | Uruguay | Nueva Palmira | Chiesa Nostra Signora della Salute

Breve descrizione

«Carissimi, come già sapete domani, se Dio vuole, sono in partenza per l’Uruguay dove ritorno come fidei donum dopo 20 anni.

Questo andare vuole essere segno di una disponibilità a un servizio alla Chiesa senza confini e allargamento del cuore della nostra chiesa locale, che pur non navigando nell’abbondanza, sa di dover dare anche dal suo poco e dopo la partenza di don Ferdinando per l’Honduras, lascia partire anche me su richiesta del Vescovo di Mercedes, in Uruguay.

Mi affido alla vostra fraterna preghiera. Vi saluto tutti con affetto. Don Vincenzo Vigilante»

Con queste parole del 22 giugno 2011, don Vincenzo Vigilante, prete fidei donum della Diocesi di Melfi Rapolla Venosa, ci informava/salutava per questa sua nuova missione in terra uruguaiana.

La diocesi dove si trova Don Vincenzo Vigilante si chiama “Mercedes”, mentre la parrocchia è intitolata alla “Nostra Signora della Salute”, letteralmente “Nostra Signora dei farmaci”. La parrocchia è stata per oltre due anni senza parroco, è grande quanto la città di Venosa (poco più di 12.000 abitanti), ed estesa quanto tutta la nostra diocesi di Melfi Rapolla Venosa (1.316 kmq).

L’intervento richiesto si riferisce all’adeguamento liturgico della cappella del SS. Sacramento ed indicazioni sulle nuove cromie per la chiesa. Il lavoro è stato svolto tramite mail e con un’unico incontro a Melfi presso gli uffici di curia. Grazie don Vincenzo!

«Carissimo Mario, (…) il progetto è tuo… la realizzazione, più o meno fedele, è di qui. Non so se è in qualche modo utile sapere che la gente ha generosamente contribuito. Qui non esiste l’8 per mille, nè la diocesi, nè il comune o la regione che finanzino opere. Come sai molto bene tanti nostri confratelli, se si rompe un vetro, se devono aggiustare un tetto o hanno voglia di fare modifiche in chiesa, subito vengono a bussare al “portafoglio” della diocesi. Qui non esiste questo! E se è vero che l’aiuto ricevuto dalla nostra diocesi di Melfi ci ha consentito di fare qualche lavoro in più, bisogna dire che oltre la metà di quanto abbiamo finora speso è venuto dalle donazioni della gente.

Grazie ancora. Buon lavoro.

don Vincenzo»